I miei voli
Nel mare delle mie infinite malinconie
Vagano i ricordi infantili, accendono speranze.
Chiuso nella morsa crudele di riservati gesti,
corro senza freni, inseguo caparbio sogni lontani.
Spazio, nell’infinito cielo delle ambiziose speranze,
fino a perdere il fiato, ma voglio approdare,
non mi arrendo alle ipocrisie di chi non sa.
Quel bambino vive e vaga sempre dentro me,
non si piega agli aridi fremiti di un attimo.
Insegue senza fine quel miraggio, adagiato in volo,
sulle note della musica, nel mio canto sublime.
Questo sono io, ali di gabbiano in mare aperto,
innalzo il mio ego e vivo a pieno la mia essenza.
Nulla sa donarmi attimi tanto intensi, se non il canto,
la voce che spiega la mia anima, i miei pensieri.
Così rinasco, nell’abbraccio
di un battito di mani,
mi libro felice tornando a credere in me, in un futuro.
Incontrerò chi saprà ancora leggere nelle mie emozioni,
spogliandomi di tanta angoscia e amandomi sincero.
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