La violenza
sulle donne è un atto subdolo, non solo fisico ma anche e soprattutto
psicologico
Questo il tipo di violenza più difficile da
combattere, non lascia cenni evidenti a testimonianza e, dall’esterno, tutto
sembra idilliaco, mentre lei, la compagna di sempre, lentamente muore, soccombe
senza trovare un appiglio per ritrovare se stessa e la personale libertà di
esistere.
Impariamo a
vedere negli occhi di una donna ciò che le parole non possono confessare.
L’altra
metà di me
L’altra
metà di me
più
non mi consola.
Non
mi riscalda le mani
se
angoscia e malinconia
hanno
il sopravvento,
la
paura soffoca il respiro.
L’altra
metà di me
distratta,
m’ignora.
Non
traduce i miei silenzi,
non
mi sprona a lottare,
nei
giorni più difficili.
L’altra
metà di me,
nemica
ormai
della
mia solitudine,
non
percepisce
che
insofferenza.
Tutta
presa da se stessa
nulla
sa più donare,
né
un sorriso, né una parola
che
mi rassicuri.
L’altra
metà di me.
è
lontana.
Dimentica
dei dolci momenti,
inventati
da un cuore grande.
Attimi
sublimi, sussurrati.
Parole,
carezze dell’anima,
gesti
gentili, discreti,
premure,
mille attenzioni,
mi
donavano la vita,
in
me esplodeva la gioia.
L’altra
metà di me,
non
sa quanto fa male
avere
il buio dentro,
sentirsi
sprofondare,
provare
ad urlare
per
chiederle aiuto.
L’altra
metà di me,
dura
come una roccia
ormai,
nemmeno
si volta a guardare.
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